ROMA – «Dopo questo voto speravamo di recuperare il Pd ma temo che sia irrecuperabile». Così interviene Carlo Calenda in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Sulle elezioni interviene dicendo che «il Partito democratico ha capito quel messaggio emiliano al contrario: dal giorno dopo i suoi leader stanno dicendo che nasce una nuova stagione di bipolarismo basato su Pd e M5S da una parte e da Lega, FI e e Fdi, dall’altra. Tradotto: populisti verso sovranisti. Tutto quello che è più lontano da ciò che serve a questo Paese».
PD E M5S - L’eurodeputato interviene anche sui rapporti tra le due forze maggioritarie di governo: «Il governo è sempre più debole e la destra sempre più forte. Loro - i democratici - sono più forti dei 5 Stelle, ma i 5 Stelle dettano l’agenda: dalla prescrizione al taglio dei parlamentari, dall’Ilva all’Alitalia, al reddito di cittadinanza. Stanno cercando di prendere voti al prezzo di diventare loro stessi grillini».
LA RISPOSTA - A rispondere a Calenda è lo stesso Zingaretti dallo studio di Agorà, su Rai Tre. Quando gli è stato domandato un giudizio sul commento di Calenda il segretario ha risposto dicendo: «Francamente mi sembrano giudizi un po’ ingenerosi. E lo dico per tre volte. Dire che il Pd non ha capito dopo che in Emilia e in Calabria si è confermato il primo partito, è ingeneroso. È ingeneroso. Gli italiani si sono stufati delle picconate. Gli italiani chiedono soluzioni alla politica».
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