ROMA - L'intento è esprimere a tutti coloro che agiscono sul fronte, non solo tutta la comprensione, ammirazione, devozione, ma anche per donare un’opportunità di pace, relax, distensione, quando ovviamente sarà possibile, a chi sul fronte non si sta risparmiando, ma sta rischiando e si sta mettendo in gioco come persona, individuo, professionista. Nel loro piccolo e anche per fungere da stimolo a un settore, quello turistico, che è colpito duramente, la famiglia Costa e i suoi collaboratori vogliono dare un sostegno in base a quello che sono le possibilità di cui dispongono: vale a dire offrire ospitalità, solidarietà, umanità.
IL COMMENTO - «Ci piacerebbe donare a queste persone, vale a dire medici, infermieri e rianimatori che stanno affrontando in prima linea l’emergenza Covid 19, un giorno di ospitalità che vogliamo estendibile a famiglia o ad un accompagnatore. Perché un giorno passato in questa oasi di pace che è Bagno Vignoni può essere un piccolo, grande toccasana. Anche domani, quando tutto, si spera, sarà finito».
L’INIZIATIVA - Un giorno nel cuore della Val d’Orcia, riconosciuta come patrimonio dell’umanità. Con la consapevolezza che, in questo caso, il vero patrimonio dell’umanità sono le persone che tutto stanno dando, anche la vita, per affrontare questa emergenza. Nel realizzare l’iniziativa è stato coinvolto Paolo Miranda, infermiere con la passione per la fotografia, che da nove anni lavora come infermiere nel reparto di rianimazione e terapia intensiva all’ospedale di Cremona.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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