ROMA - Stop al distanziamento di un metro per i treni a lunga percorrenza. Lo annunci il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti anticipando le nuove disposizioni per trasporto ferroviario, previste dal Dpcm del 14 luglio. Il Mit scrive in un comunicato che "è consentito derogare al distanziamento interpersonale di un metro" rispettando alcune regole. Mentre "resta esclusa la possibilità di utilizzare i sedili contrapposti (faccia a faccia) nel caso in cui non sia possibile garantire permanentemente la distanza interpersonale di almeno un metro, ferma restando la possibilità di derogare a tale regola qualora i passeggeri siano conviventi nella stessa unità abitativa". Niente più sedili vuoti, dunque, nonostante la curva dei contagi sia in crescita da qualche giorno e l’indice di contagio (Rt) è ormai prossimo all’1 a livello nazionale. Per il Comitato tecnico scientifico del governo si tratta di una scelta "che desta molta preoccupazione". E anche la Lombardia, intanto, dice addio al metro di distanza tra i passeggeri: la nuova ordinanza regionale in vigore da sabato al 10 settembre prevede che su treni, bus, tram e metropolitane locali e regionali è consentita l’occupazione del 100% dei posti a sedere e del 50% dei posti in piedi, sempre con l’obbligo della mascherina.
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