ROMA – Nonostante le contromisure negli Usa su Facebook e Twitter proliferano le news provenienti da siti 'specializzati' in disinformazione. Lo afferma una ricerca del German Marshall Fund, un think thank statunitense, secondo cui a spingere in alto le cifre sono stati il coronavirus e le elezioni presidenziali.
I FATTI – Su Twitter le condivisioni da account verificati di contenuti da siti di disinformazione hanno raggiunto livelli record nell'ultimo trimestre del 2020, con 47 milioni di 'cinguettii', un terzo dei 155 milioni registrati in totale. Su Facebook, prosegue il documento, c'è stato un declino nelle interazioni con tutti i siti, sia quelli credibili che quelli che propagandano disinformazione, ma le interazioni con questi ultimi sono aumentate nel 2020 rispetto all'anno precedente.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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