ROMA - Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in un'intervista a "La Stampa", ha detto: «Dobbiamo alzare un muro che tenga distante la politica dalla magistratura. Io non entro nel merito di decisioni che non mi competono, ma come ministro della Giustizia ho due compiti: quello di iniziare le azioni disciplinari (cosa che ho fatto nei confronti di alcuni consiglieri) e quello di avviare un pacchetto di norme che impediscano il ripetersi di fatti come quelli emersi - aggiunge il Guardasigilli -. La penso esattamente come il presidente della Repubblica: è necessario cambiare le regole per voltare pagina». Secondo Bonafede «il nuovo progetto si deve fondare sul merito».
IL COMMENTO - «I magistrati sono soggetti a valutazioni di vario tipo, dobbiamo cercare di rendere i parametri assolutamente oggettivi. L'importante - conclude - è che il cambiamento non avvenga sulla base di un'onda emotiva ma con un'attenta riflessione in Parlamento».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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