ROMA - Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, in una lettera ai presidenti delle associazioni territoriali, ha scritto: «Seppur vero che nessuno era preparato a gestire gli effetti di una pandemia di questa natura, è altrettanto vero che tutti i provvedimenti messi in campo in questi mesi, che hanno impegnato risorse ingenti per circa 100 miliardi di euro, non hanno sciolto alcun nodo che imbriglia la crescita del nostro Paese».
IL COMMENTO - «Le misure pubbliche assunte in questi ultimi mesi ci hanno visto esprimere una forte criticità di fondo, rispettosa delle prerogative del Governo, ma sin qui irrisolta – spiega Bonomi -. L’incertezza del Paese, richiamata efficacemente il 18 agosto da Mario Draghi, è figlia della mancanza di una visione complessiva, basata su chiare priorità strategiche e su scelte conseguenti e necessarie per il decollo del Paese».
GLI INTERVENTI - «I numerosi interventi specifici, i bonus frammentati e i nuovi fondi accesi presso ogni ministero, non sono certo stati la risposta articolata ed efficace che ci aspettavamo – aggiunge -. Negli ultimi mesi, le imprese sono state aspramente criticate per aver osteggiato la chiusura di alcune aree del Paese a fronte della diffusione del COVID-19. E’ un falso assoluto, perchè, sin dall’inizio di marzo, nelle mie interviste, ho sempre dichiarato che chiedevamo scelte rapide basate sul sistema delle “tre D”: dispositivi, dati, diagnostica».
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