ROMA - Conflavoro, l’associazione guidata da Roberto Capobianco in una nota ha detto: «Il dicastero è ostaggio di Cgil, Cisl e Uil e delle sigle datoriali storiche? Viene da pensare questo. Da un ammortizzatore sociale unico gestito dall’Inps, voluto da noi e dai consulenti del lavoro, da Confsal e anche dal partito democratico di cui fa parte il ministro Orlando, la volontà del governo è ora quella di ampliare l’uso dei fondi bilaterali delle storiche sigle sindacali, dando loro potere di vita o di morte sulle aziende in crisi, nonostante siano nati come fondi di natura privatistica e contrattuale, di libera adesione. Ecco, questa libera adesione cesserà e diverrà un obbligo, anche per ottenere il Durc. In sostanza, sparisce la cassa in deroga: un datore di lavoro in crisi, ad esempio del settore artigianato, trasporti o commercio, riceverà aiuto solo se iscritto al fondo bilaterale del suo settore. E la questione del Durc è ancora più grave».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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