MILANO - Si afferma sempre di più in Italia la figura del consulente di viaggio, un professionista del turismo che fa della personalizzazione la propria forza e segue i propri clienti senza la necessità di appoggiarsi a un luogo fisico come l’agenzia, ma offre il proprio servizio a domicilio e tiene i contatti anche grazie alle tecnologie digitali. E quest’anno l’Osservatorio Innovazione Digitale del Turismo del Politecnico di Milano ha dedicato proprio a questa professione una parte della propria ricerca annuale, presentata al convegno “La via digitale italiana per il futuro del turismo” che si è tenuto il 24 gennaio al Politecnico di Milano. Per farlo ha scelto come partner CartOrange, l’azienda che per prima, nel 1998, ha portato in Italia la professione di consulente di viaggio, che stando ai risultati emersi ormai più di 1 italiano su 2 conosce. Non solo, il 10% dei turisti digitali si rivolge proprio a un consulente per l’organizzazione della propria vacanza.
IL COMMENTO - «Le persone sono ancora fondamentali per garantire sicurezza, empatia ed esperienza. Tutti elementi fondamentali per un viaggio, soprattutto se è particolarmente importante» commenta Filippo Renga, CoDirettore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano. «Il viaggiatore moderno cerca sempre più una interazione che sia al tempo stesso human & digital».
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