ROMA - Meno consumi, meno lavoro ma anche meno gas serra: questi gli alti e bassi che riguardano i costi della pandemia da Covid-19 in tutto il mondo. In particolare si parla di 3.800 miliardi di dollari di consumi mancati e 147 milioni di posti di lavoro persi, secondo uno studio internazionale coordinato dall'università di Sydney e pubblicato sulla rivista Plos One. "Stiamo vivendo il peggior shock economico dalla Grande Depressione e allo stesso tempo avendo il maggior calo di gas serra delle emissioni da quando si sono iniziati a usare i combustibili fossili", commenta la coordinatrice della ricerca, Arunima Malik.
LO STUDIO - Nel complesso sono state analizzate 38 regioni nel mondo e 26 settori economici, traducendo i dati da 12 lingue diverse. Il settore più colpito è quello dei trasporti insieme al turistico, mentre le aree più colpite sono state, inevitabilmente, gli Stati Uniti, l’Europa e la Cina. L’unico vincitore di questa emergenza è l’ambiente: mai registrata una dimuzione tale delle emissioni di gas serra, scese di 2,5 miliardi di tonnellate (-4,6%), così come il Pm2.5 (particolato fine) sceso del 3,8%, l'anidride solforosa e ossido di azoto (le emissioni dei combustibili fossili collegati alle malattie respiratorie) che sono calati del 2,9%.
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