BRESCIA - In Italia per presentare il suo nuovissimo disco " Come Hell Or High Water" , il quindicesimo della sua carriera. Malcolm Holcombe cresce a Weaverville, un paesino dei monti Appalachi, nella Carolina del Nord, tra boscaioli e vicini che suonano la chitarra elettrica davanti a casa. È un appassionato di programmi musicali televisivi, così la madre gli compra al supermercato una chitarra e un libro di accordi. Dopo la morte di entrambi i genitori, Malcolm, come da migliore tradizione americana, si mette “sulla strada” con una rock band, i Redwing. E la strada lo porta a Nashville, dove trova lavoro in una caffetteria. Tra la preparazione di un hamburger e l’altro, trova il tempo per esibirsi per gli avventori che rimangono conquistati dal suo stile innovativo, grezzo, carico di blues e di soul.
LA STORIA - Dopo il promettente esordio discografico con " A far cry from here" (1994), nel ‘96 firma un contratto per la Geffen Records, e lavora a un nuovo CD, sembra la svolta per la sua carriera, ma la situazione precipita. Holcombe si lascia trascinare nel vortice dell’alcolismo, non riesce a tenere fede ai suoi impegni e la Geffen rinuncia a pubblicare il suo disco (che uscirà soltanto nel ‘99 col titolo, significativo, di " A hundred lies" ). Segue un periodo buio, tra sbronze e depressione, in cui Malcolm tira a campare. Poi il ritorno in North Carolina e il taglio netto con l’alcool lo rimettono in carreggiata.
ALTRI DISCHI - Autoproduce una serie di dischi di ottima qualità (" Another Wisdom" nel 2003, " I never heard you knocking" nel 2005 e " Not forgotten" nel 2006) che lo rimettono all’onore del mondo musicale. Con " Gamblin’ house" (2007) riceve finalmente l’apprezzamento e l’attenzione della critica americana, con ottime recensioni su Rolling Stone, Wall Street Journal, Billboard Magazine, e partecipazioni ai più importanti programmi radio e TV americani.
L’ALBUM - L’album rimane per ben 9 settimane nella Top 20 della American Music Association. Seguono " For The Mission Baby" (2009), che vede partecipazioni importanti come Tim O’Brien, Mary Gauthier, Siobhan Maher; " To drink the Rain" (2011), " Down to the River" (2012), che include uno straordinario duetto con la grandissima Emmylou Harris, e " Pitiful Blues" (2014). Nel 2015 esce " The RCA sessions" , doppio antologico che riassume i vent’anni di carriera di Holcombe. Nel febbraio del 2016 viene dato alle stampe " Another Black Hole" : che vede Tony Joe White come special guest alla chitarra. " ...non proprio country, da qualche parte oltre il folk, la musica di Holcombe è una specie di blues in movimento, alla ricerca degli angoli più oscuri del cuore..." Rolling Stones Magazine Canzoni che oscillano tra tormento e tenerezza, uno stile unico, che parte dal folk e spazia tra blues e country.
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