ROMA - Parte la conquista al pianeta rosso. Sono tre le sonde già pronte a decollare e provengono dagli Stati Uniti, dalla Cina e dagli Emirati Arabi Uniti. Per la Nasa, questa volta, si cercherà di aprire la strada per poter riportare sulla Terra, entro il 2031, dei campioni di rocce. Le grandi assenti a questo appuntamento galattico sono l’Europa e la Russia, anche a causa dei ritardi tecnici dovuti all’emergenza Covid-19. La prossima opportunità sarà tra due anni, nel 2022, quando Marte tornerà vicino come adesso al pianeta Terra.
I LANCI - Il primo lancio sarà il 15 luglio per la missione ‘Hope’ degli Emirati Arabi Uniti, che avverrà dal Centro spaziale giapponese Tanegashima. Verso la fine di luglio (la data è ancora imprecisata) partirà la missione cinese ‘Tianwen-1’ (‘Ricerca della verità celeste’ in italiano) che prevede di portare un veicolo nell’orbita di Marte e un rover equipaggiato con 13 strumenti entro il 2021. Entro metà agosto, invece, partirà ‘Perseverance’, il quinto rover della Nasa ad andare su Marte. Il lancio è previsto dalla base dell'aeronautica statunitense a Cape Canaveral, in Florida e dovrebbe arrivare a destinazione nel marzo del 2021 per raccogliere i primi campioni del suolo marziano, da inviare sulla Terra probabilmente entro il 2031.
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