ROMA - Paola Avogadro, Ferrero Global Packaging Design Manager, ha raccontato l’approccio utilizzato dall’azienda per ridisegnare e concepire ex novo i propri imballaggi: «Da anni selezioniamo i materiali impiegati per l’imballaggio dei nostri prodotti, sia in base alla loro idoneità per la perfetta conservazione dell’alimento sia per la possibilità di riciclaggio. Su un totale di 430.000 tonnellate di packaging, il 40% è vetro completamente riciclabile, il 40% carta e cartone e il restante 20% plastica. Stiamo rivedendo e riprogettando diversi imballaggi al fine di migliorare la circolarità della filiera e vogliamo farlo al meglio, analizzando le diverse opzioni e sperimentando l’effettiva riciclabilità grazie all’utilizzo di studi pilota».
IL COMMENTO - «Negli ultimi cinque anni la nostra strategia, basata su riduzione, rimozione, riciclo, rinnovabilità e riuso, ci ha permesso di risparmiare oltre 6.500 tonnellate di plastica rigida nelle confezioni di Estathè, delle praline e dei tappi di Nutella. Inoltre, gli imballaggi non a contatto con il prodotto sono per il 90% costituiti da materiale riciclato. In aggiunta, per applicare alla lettera il concetto di rimozione, abbiamo sostituito il classico piedistallo di plastica dell’uovo di Pasqua con un piedistallo fatto anch’esso di cioccolato».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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