BRUXELLES - Il PE ha deciso martedì di cancellare 70 milioni di euro in fondi di preadesione destinati alla Turchia, poiché non è migliorato il rispetto dello Stato di diritto nel paese. Lo scorso novembre, durante i negoziati sul bilancio 2018, il Parlamento e il Consiglio avevano deciso di porre in riserva 70 milioni di euro in fondi di preadesione per la Turchia (70 milioni di euro in impegni e 35 milioni di euro in pagamenti), da erogare a condizione che fossero conseguiti «miglioramenti tangibili nei settori dello Stato di diritto, della democrazia, dei diritti umani e della libertà di stampa, in base alla relazione annuale della Commissione».
LA RELAZIONE - Tuttavia, nella relazione annuale della Commissione europea sulla Turchia, pubblicata il 17 aprile 2018, si afferma che «la Turchia si è molto allontanata dall’Unione europea, specie per quanto riguarda lo Stato di diritto, i diritti fondamentali e l’indebolimento del sistema di bilanciamento dei poteri». I deputati hanno perciò sottolineato come la condizione necessaria non sia stata soddisfatta.
IL PROGETTO DI BILANCIO - Di conseguenza, hanno sostenuto il progetto di bilancio rettificativo n. 5/2018, nel quale la Commissione propone di trasferire i 70 milioni di euro destinati alla Turchia per rafforzare lo strumento europeo di vicinato. La somma finanzierà le azioni legate alla rotta migratoria del Mediterraneo centrale, gli impegni dell'UE a favore della Siria e il potenziamento dell'aiuto umanitario (quest’ultimo con i 35 milioni di euro in pagamenti).
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