MOSCA - Nel giorno dell'ottavo anniversario dell'annessione della Crimea alla Russia, Vladimir Putin si è mostrato allo stadio, strapieno, Luzhniki di Mosca. Nel suo intervento il capo del Cremlino ha nuovamente giustificato la guerra in Ucraina e ribadito la volontà di andare fino in fondo: "Abbiamo fatto risorgere questi territori e sappiamo esattamente cosa fare adesso, come e a spese di chi attueremo tutti i nostri piani". L’obiettivo per Putin è quello di proteggere gli abitanti della Crimea, Sebastopoli e degli abitanti di nel Donbass che “Sono stati vittime di attacchi aerei ed è questo che noi chiamiamo genocidio".
L'EVENTO - All’evento "Per un mondo senza nazismo! Per la Russia! Per il presidente!" erano presenti decine di migliaia di persone e in tanti avevano la lettera 'Z', divenuta simbolo dell'invasione russa, disegnata sulle giacche. Secondo l'agenzia Agi ci sarebbero però testimonianze di impiegati pubblici che sarebbero stati caricati sugli autobus e costretti a partecipare alla cerimonia.
IL DISCORSO ALLA FOLLA - Putin parlando alla folla ha detto: “Le parole che arrivano dalle sacre scritture sono valori universali, care a tutti i popoli e a tutte le confessioni, ma anche e soprattutto a noi: la conferma è che i nostri soldati stanno combattendo spalla a spalla, sostenendosi e proteggendosi a vicenda sul campo di battaglia come fratelli. Noi non vedevamo da tempo tanta unità".
FOTO: di Kremlin.ru - Putin in visita a Sebastopoli, Crimea (9 maggio 2014)
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