ROMA - Ryanair è in difficoltà ed è pronta a un taglio sostanziale del personale. Si prevede, a breve, l’esonero di 3 mila dipendenti a causa della crisi del settore a seguito dell’emergenza sanitaria che ha praticamente ridotto all’osso il numero di voli nel continente e in tutto il mondo.
IL COMUNICATO - Ad annunciarlo è stata la stessa compagnia in un comunicato apparso proprio il Primo Maggio, giorno della Festa dei Lavoratori. Nel documento la società ha fatto sapere che prevede che la maggior parte dei propri aerei rimarrà a terra almeno fino a luglio. La domanda nel settore, secondo gli studi interni, non tornerà a essere pienamente operativa almeno fino all’estate 2022.
GLI ESUBERI - A rischiare il proprio posto di lavoro, quindi, sono principalmente piloti e assistenti di volo. I primi esuberi ci saranno a luglio mentre per chi rimarrà è previsto un taglio dello stipendio del 20%. Ma a rischiare non sono solo i dipendenti quanto anche le micro-economie intorno alle basi che rischiano, così, di chiudere i battenti. Molte località in Europa, infatti, si reggono soprattuto grazie ai voli della compagnia irlandese. Lo stesso amministratore delegato, Michael O’Leary, ha concordato un dimezzamento della propria retribuzione, almeno fino a marzo 2021.
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