ROMA - Il tasso di inflazione continua a salire ad ottobre. Lo rivela l'Istat, che calcola uno +0,6% su base mensile e +2,9% su base annua. Lo riporta anche Federconsumatori, in una nota, in cui si legge che "a spingere al rialzo i prezzi sono ancora, come ampiamente prevedibile, i costi dei beni energetici". Un andamento che per la federazione in difesa dei consumatori ha "ripercussioni fortissime su tutti i settori, con aumenti dei costi di produzione e di trasporto".
LE RICADUTE - "Con un tasso di inflazione a questi livelli le ricadute in termini economici per i cittadini sono pesanti - continua la nota -: +864,20 Euro annui per una famiglia tipo (2,5 componenti). La situazione si fa ancora più critica per una famiglia di 4 componenti: in questo caso le ricadute raggiungono quota +1.027 Euro annui", continua la nota.
UN ANDAMENTO INSOSTENIBILE - "Un andamento insostenibile per molte famiglie - commenta Federconsumatori -, soprattutto dal momento che incide in settori fondamentali quali quello, appunto, dei beni energetici e quello alimentare. Continuano a preoccuparci fortemente, infatti, le tensioni sui prezzi specialmente di pane e pasta (e genericamente di tutti i prodotti derivati da farine), sui quali abbiamo chiesto si attivi al più presto un attento monitoraggio per sgombrare il campo da ingiustificabili speculazioni. Complessivamente, solo considerando gli aumenti per energia, carburanti e pane, le famiglie vanno incontro ad aggravi di +551,84 Euro annui".
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