ROMA – Ottenuto un silicio che emette luce: è la premessa per chip più veloci ed efficienti. A metterlo a punto, il gruppo dell’Università olandese di tecnologia di Eindhoven, coordinato da Erik Bakkers. Illustrati sulla rivista Nature, i futuri chip avranno svariate applicazioni, dalle auto a guida autonoma ai sensori per diagnosi mediche, o per misurare la presenza di inquinanti nell’aria.
LA SCOPERTA – Gli autori dello studio sono riusciti a realizzare una nuova lega al silicio in grado di emettere luce. Il prossimo passo, spiegano, sarà mettere a punto un laser al silicio per migliorare le prestazioni dei chip attuali. Un obiettivo, chiariscono, che potrebbe essere realizzato entro il 2020. In questo modo, spiegano gli esperti, “si potrà fare fronte alla crescente quantità di dati prodotti e scambiati ogni anno”.
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