ROMA - Sono sempre più preoccupanti le condizioni della scuola nella fase di riapertura dopo le festività natalizie. La ricaduta generalizzata in dad sarebbe una sciagura e va evitata, ma le allarmate posizioni dei Presidenti di Regione, dei presidi e delle organizzazioni sindacali sono fondate. Le responsabilità del Governo sono evidenti in termini di interventi omessi o ritardati e di carenza di coordinamento. Tuttavia, la soluzione non può essere il fai da te regionale. Il fondamentale diritto costituzionale allo studio non può essere lasciato alla discrezionalità degli enti di governo territoriale, oltre quanto già previsto dalla legge per le emergenze di salute pubblica". Lo scrive su Facebook il deputato di LeU Stefano Fassina. "Lo sfrontato conflitto istituzionale alimentato da alcuni vertici regionali genera l'ulteriore caduta di credibilità dello Stato- prosegue Fassina-. Il Governo Draghi non può accettare atti da repubblica delle banane. La via giudiziaria va percorsa, ma non è la via maestra da percorrere. Va messa in campo un'iniziativa politica immediata per definire, insieme alle Regioni, un piano nazionale il più condiviso possibile. Poi, il piano va fatto rispettare, senza eccezioni, anche con il ricorso al commissariamento delle Regioni stesse, previsto dall'art 120 della Costituzione 'quando lo richiedono...in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali'", conclude Fassina.
FONTE: Agenzia Dire
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