ROMA – Potrebbe avere le condizioni per ospitare la vita il pianeta roccioso Proxima b, che ruota intorno alla stella più vicina a noi, Proxima Centauri, distante solo 4,5 anni luce dal Sistema Solare. La pioggia di raggi ultravioletti (Uv) alla quale è esposto è infatti inferiore a quella subita dalla Terra primitiva nel periodo in cui la vita cominciava a evolversi, quasi 4 miliardi di anni fa. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society dal gruppo della Cornell University americana.
LA RICERCA – Il nuovo risultato arriva dopo l'ipotesi che inizialmente aveva escluso la possibilità di vita su Proxima b a causa di una gigantesca eruzione solare avvenuta sulla sua stellae, in seguito rivista dopo che la Nasa aveva scoperto acqua nell'atmosfera del pianeta.
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