BRUXELLES - Il Parlamento giovedì ha adottato in via definitiva nuove norme UE per la copertura minima standard dei crediti in sofferenza. Il Parlamento ha approvato con 426 voti favorevoli, 151 contrari e 22 astensioni delle nuove misure legislative per mitigare il rischio di possibili e futuri “non performing loans” (NPL), accumulati in seguito alla recessione provocata dalla crisi finanziaria del 2008.
UNIONE BANCARIA - Tali misure contribuiranno a rafforzare l'Unione bancaria, a preservare la stabilità finanziaria e la redditività delle banche e a incoraggiare i prestiti, che creano posti di lavoro e crescita in tutta Europa. Gli NPL, o crediti deteriorati, sono prestiti con oltre 90 giorni di ritardo o che difficilmente potranno essere interamente rimborsati. Per integrare le norme esistenti sui fondi propri, il Parlamento ha votato l’introduzione di livelli minimi comuni per le coperture delle perdite.
LA RISERVA - Ogni banca dovrà riservare una somma di denaro per coprire le perdite causate da prestiti futuri che potrebbero andare in sofferenza. I requisiti di copertura per le banche varieranno a seconda della garanzia di protezione del credito degli NPL (credito assistito da garanzie reali o scoperto). Si terrà conto anche del tipo di garanzie utilizzate, ad esempio nel settore immobiliare.
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