ROMA - Il sonno influisce sulle capacità cognitive e intellettuali dei bambini. A dirlo è un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Granada e pubblicato su Pediatric Obesity. I bambini in sovrappeso o obesi che vanno a letto prima e che, in generale, dormono meglio, mostrano infatti una maggiore quantità di materia grigia nel cervello rispetto a quello che dormono meno o male. Da questo, quindi, i ricercatori hanno potuto constatare che con un sonno migliore aumentano anche le prestazioni scolastiche.
LA RICERCA - Per giungere a questi risultati i ricercatori hanno eseguito alcuni esperimenti su 100 bambini in sovrappeso o obesi. Dalle ricerche hanno potuto evincere che i bambini che dormivano meglio mostravano più materia grigia in ben otto regioni corticali e dell’ippocampo: aree che sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo e per le prestazioni accademiche, ha spiegato Jairo Hidalgo Migueles, ricercatore dell’UGR e autore principale dello studio. Oltre che la qualità del sonno, quindi, i ricercatori hanno scoperto che anche le giuste tempistiche intervengono sulle prestazioni intellettive. Infatti, i bambini che si svegliavano presto la mattina mostravano anche un maggiore rendimento scolastico, grazie a una maggiore attivazione cognitiva: “Questo risultato sembra indicare che deve essere garantito il periodo di tempo appropriato - spiega Migueles -, dal momento in cui il bambino si sveglia fino all’inizio della giornata scolastica, assicurando così una buona attivazione cognitiva”.
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