ROMA – Le Non performing exposures (Npe) del sistema bancario italiano sono in forte miglioramento: il totale al lordo delle svalutazioni è passato dai 341 miliardi del dicembre 2015 ai 209 miliardi del settembre scorso. Lo afferma uno studio di Ey, il gruppo di Ernst & Young di revisione e organizzazione contabile.
LA RICERCA – Secondo la ricerca, la gestione degli Utp (Unlikely to pay, uno dei capitoli che con gli Npl formano gli Npe) è diventata una priorità per le banche italiane, con un valore dei crediti incagliati nei bilanci al netto degli accantonamenti di 52 miliardi.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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