ROMA - In Cina torna l'incubo del 2019: attualmente sono state messe in stato di lockdown totale o parziale ben 46 città a causa della variante Omicron di Covid-19 che imperversa nel Paese. Secondo le stime degli analisti della Nomura, banca d'investimenti giapponese, questo comporta una conseguente restrizione sulla vita di 343 milioni di persone sui circa 1,4 miliardi di cui è composta la popolazione cinese.
LA QUESTIONE ECONOMICA - Un nuovo lockdown potrebbe quindi cambiare in maniera radicale la crescita della Cina per quest'anno. Secondo Société Générale, ad esempio, le restrizioni alla mobilità incifiano per l'80% sul Pil cinese, andando quindi a intaccare seriamente la crescita economica per il 2022 di Pechino. Mentre la Cina cerca quindi di trovare delle soluzioni alternative, come nel caso della capitale, sono state modificate la maggior parte delle previsioni sulla crescita del Pil del Paese. Ubs, ad esempio, è passata dal +5% al +4,2%, una previsione tanto bassa quanto quella del target annunciato dal premier Li Keqiang a inizio marzo, previsto intorno al 5,5% (il più basso degli ultimi 30 anni). La "tolleranza zero" voluta da Pechino per contrastare la pandemia, quindi, potrebbe portare a delle conseguenze importanti per uno Stato bloccato da ritardi logistici, sospensioni delle produzioni e danni a consumi e attività.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
Leggi l'EditorialeQuesto sondaggio è chiuso.