ROMA – Lo schema di assicurazione europea sui depositi bancari (Edis) «prima o poi va fatto perché è il terzo pilastro dell'Unione bancaria e quindi il mercato si deve completare. I primi due ci sono. Manca il terzo, però è una via difficile, una via lunga e complessa». Lo ha detto il presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, Salvatore Maccarone, a margine del convegno 'La cessione del quinto alla luce dei recenti orientamenti della Vigilanza’.
LA NECESSITA' - Maccarone ha sottolineato che l'impegno per un'assicurazione europea sui depositi «nasce dalle direttive, dai trattati per cui dovrà essere completata a meno che non si voglia completamente cambiare le carte in tavola».
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