ROMA - L'ultima invenzione per ridurre i rifiuti elettronici viene direttemente dall'Istituto di Karlsruhe (KIT), dove un gruppo di scienziati ha creato dei monitor con materiali di scarto. Insomma, dei veri e propri display biodegradabili, il cui livello di biodegrabilità è già stato oltretutto controllato e certificato da un istituto indipendente. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Materials Chemistry, dove si legge della possibilità reale di poter creare dei display appunto che non arrivassero a produrre dei rifiuti elettronici. Il funzionamento dei nuovi schermi si basa su un effetto chiamato “effetto elettrocromico”. In pratica si applica la tensione su un materiale organico di base che, assorbendo la luce, cambia colore. Si tratta, dunque, a tutti gli effetti di un display elettrochimico, dal consumo energetico basso e un'architettura molto semplice. “Per quanto ne sappiamo, questa è la prima dimostrazione di un display biodegradabile prodotto dalla stampa a getto d’inchiostro. Aprirà la strada a innovazioni sostenibili per altri componenti elettronici e alla produzione di elettronica più rispettosa dell’ambiente”, spiega uno dei firmatari dello studio.
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