ROMA – Nel 2022 il 37,5% dei lavoratori nel si dichiarano più soddisfatti del proprio lavoro rispetto al 2021 in cui la percentuale era del 28,7%. Ma il 38,5% di coloro che hanno già un lavoro, ha in mente di cambiarlo nei prossimi 12 mesi, una percentuale omogenea tra tutti i lavoratori, solo inferiore tra professionisti/partite Iva (28%). Lo dice la survey dell'Associazione "Ricerca Felicità" che ha rilasciato i primi dati dell'anno (https://www.ipresslive.it/ipress/comunicati/view/58112/).
E' Maurizia Rimondi, autrice del libro il Marketing della felicità (www.myde.it/lemiepubblicazioni) a spiegare cosa sta cambiando nelle aziende, anzi, dice "cosa sta succedendo ai lavoratori". Le ricerche asserisce, "parlano chiaro: le persone sono sempre meno disponibili ad accettare di lavorare in un ambiente in cui non si trovano bene". Ribaltando il paradigma delle aziende che non trovano i candidati giusti, "sono i candidati che cercano le aziende giuste quelle che si sanno raccontare, che condividono i valori, che creano progetti di marketing interno. Ma purtroppo, sono ancora poche quelle che hanno capito che siamo entrati nell'era dell'Hr Marketing. Il libro nasce dalla necessità di fare cultura tra gli imprenditori affinché possano trarre ispirazione".
Le motivazioni che spingerebbero i lavoratori - a cambiare il loro posto di lavoro sono: le migliori condizioni economiche (47,3%) e minore stress (33,3%). Queste sono molto più desiderate rispetto a maggiori opportunità di carriera (19,7%), una maggiore flessibilità di orario (19,4%) o opzioni per smart working (14%).
FONTE: Agenzia Dire
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