ROMA - Bisogna agire e bisogna farlo con “una risposta europea e internazionale senza precedenti”. Così il Parlamento europeo si schiera senza se e senza ma dalla parte dell’Ucraina e smuove le incertezze europee per un’azione risoluta e compatta della guerra. Il primo marzo si terrà una seduta straordinaria, intanto si preparano nuove e dure sanzioni oltre che eventuali azioni. L’obiettivo è rendere “il Cremlino responsabile delle sue azioni”.
L’UCRAINA - Ieri è stato intanto convocato dalla presidente del Parlamento Roberta Metsola la Conferenza dei Presidenti. Questa ha ribadito che l'Ucraina è una nazione indipendente e sovrana. Per Bruxelles, dunque, al momento la sua integrità territoriale non è negoziabile. L’invasione, invece, viene descritto come “una minaccia alla stabilità europea e regionale, così come all'ordine mondiale basato sulle norme del diritto internazionale”. “L'attacco prende di mira il nostro modello di società democratica e non può rimanere senza risposta” ha affermato Metsola. Insieme alle sue dichiarazioni sono giunte ferme condanne da parte di tutte le massime autorità europee. Ora ci si aspetta dal primo marzo un’azione risolutiva volta alla risoluzione dell’attuale crisi e all’apertura di un tavolo di trattative affinché si scongiuri l’apertura di un conflitto su larga scala.
FOTO: Wikimedia Commons - @Eu Parliament - CC BY 2.0
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